Carlo Babando
Si può ascoltare un brano rap, o vedere un film di Jordan Peele, cercandovi delle connessioni con gli antichi imperi africani? Le pagine di Blackness ci provano partendo dal rapporto che intercorreva tra Europa e Africa prima della tratta atlantica, quando ancora gli schiavi non erano solo neri e i padroni solo bianchi. Forse solo così è possibile osservare da un’angolazione inedita e sorprendente le dinamiche attraverso cui il popolo afroamericano si è mosso in campo musicale, sportivo e cinematografico, fino a scoprire in che modo certe traiettorie della Black History si sono riverberate fino a oggi.
Soffermandosi su dischi che hanno fatto la storia e piccoli capolavori sconosciuti, dal gospel profano di Ray Charles alle grandi produzioni Stax e Motown firmate da Otis Redding e Marvin Gaye, giungendo fino al retro soul di Charles Bradley e ai linguaggi ibridi di Beyoncé e Childish Gambino, si viene immersi in un universo affascinante e talvolta controverso. Una dimensione in cui si intrecciano gli interessi del capitalismo discografico e l’impegno dei movimenti attivisti, le schiacciate dell’NBA e i casi di blackwashing con cui l’industria del cinema cerca un pubblico sempre più vasto.
Se, come hanno mostrato Simon Reynolds e Mark Fisher, la musica è una chiave perfetta per decodificare la storia, a volte il processo può funzionare perfettamente anche al contrario.
Blackness. Storie e musiche dell'universo afroamericano | Black history
Categoria: Musica
Editore: Odoya
ISBN: 9788862886222
Lingua: Italiano
Pp: 288
Formato: Brossura, 15,5 cm x 21 cm
Peso: 0,4 kg