Federico Geremei
Per quale motivo si può decidere di viaggiare in El Salvador e non altrove? La superficie della piccola repubblica è pari a quella dell’Emilia Romagna e da vedere c’è tantissimo. In poco tempo si gira un paese tornando carichi di immagini e aneddoti su posti incredibili visitati solo da qualche raro straniero di passaggio. Una serie di ambienti che promettono un’immersione incessante, ricca di località e densa di esperienze. Foreste tropicali e pueblos coloniali, una miriade di fiumi e tre metropoli moderne. Dune, lagune e montagne. Ogni tre giorni una fiesta patronal, spiagge con le palme e il cocco da cartolina che si alternano a scogliere sul mare, baie deserte e litorali animati. I luoghi della guerra civile di un paese finalmente riconciliato accessibili al viaggiatore tra trincee, crateri di granate e chiese ferite dalle pallottole. Nel giro di poche ore si passa da una piantagione di caffè a mille metri con vista sul Pacifico ad una chiesa coloniale in una valle stretta e nascosta, per poi gustarsi un cocktail di molluschi sulla spiaggia e poi rientrare in città per un po’ di musica, una lettura di poesie o una partita allo stadio. È un libro da leggere, non da sfogliare. Iniziando dal titolo che va pronunciato come si deve: non si dice Salvador ma El Salvador e l’accento va sulla o, non sulla a. Non resta che immergersi nel paese dei guanacos.
El Salvador | Polaris
Categoria: Guide turistiche Mondo
Editore: Polaris
ISBN: 9788860590374
Lingua: Italiano
Pp: 304
Formato: Brossura, 12,9 cm x 21,1 cm